Piano dipartimentale - Parte descrittiva

Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie (SVeB)

Direttore: Prof. Mirko Pinotti

Piano Dipartimentale 2024-2026

Si riporta una sintesi per inquadrare brevemente il Dipartimento, descrivendone: il sistema di governo, l’organizzazione della struttura dipartimentale, le peculiarità del Dipartimento sia dal punto di vista dell’offerta formativa, sia dal punto di vista della attività di ricerca e terza missione.

 

ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI

Per una visione d’insieme del Dipartimento, con riferimento alla sua composizione e organizzazione si rimanda a quanto dettagliato nel sito di Ateneo alla pagina: http://new.sveb.unife.it/it.

La struttura dipartimentale è costituita dal Direttore, che presiede il Consiglio di Dipartimento, ne promuove le attività ed esercita le altre funzioni previste dalla normativa, da un Vice-direttore che lo affianca nelle sue funzioni e da specifiche Commissioni. Per coadiuvare il Direttore è stata istituita la Giunta di Dipartimento con compiti istruttori su una serie di deleghe relative a ricerca, gestione amministrativa e didattica, regolate da precisi ambiti in cui ha potestà decisionale, come previsto dal Regolamento di Dipartimento.

I servizi amministrativi a supporto delle attività svolte presso il Dipartimento sono forniti dalla Meta-Struttura Biologico-Scientifico-Tecnologica.

Per l’ottimale funzionalità di alcune Ripartizioni di Ateneo, e/o su richiesta di Delegati del Rettore, al fine di garantire un raccordo tra attività trasversali di Ateneo e il Dipartimento sono stati indicati dei referenti dipartimentali per: Disabilità, Parità di genere, Sistema Bibliotecario (SBA), Sistema Museale (SMA) e Centro Linguistico (CLA).

Di particolare rilievo sono le figure tecniche del Dipartimento che svolgono anche mansioni di “Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione” (ASPP), nonché il docente indicato come referente per il “Sistema di registrazione sulle sorgenti di radiazioni ionizzanti e sui rifiuti radioattivi” (STRIMS), che cooperano per garantire le necessarie condizioni di sicurezza presso le strutture del Dipartimento nelle quali si svolgono le diverse attività quotidiane.

Con riferimento alle attività in ambito Ricerca e Terza missione, anche ai fini dell’Assicurazione di Qualità, il Direttore si avvale del supporto delle seguenti Commissioni Dipartimentali: i) Commissione per la VQR; ii) Commissione per la Ricerca e Terza missione, di cui fanno parte anche i due rappresentanti del Dipartimento che siedono nel Consiglio per la Ricerca e la Terza Missione di Ateneo (CRTM).

Per quanto riguarda la Didattica, dal momento che il Dipartimento afferisce alla Facoltà di Medicina, Farmacia e Prevenzione, la gestione/coordinamento di diverse attività è affrontata nell’ambito del Consiglio di Facoltà (si veda in particolare l’art.2 dello Statuto della Facoltà) con il supporto amministrativo della Ripartizione Didattica della Facoltà di Medicina, Farmacia e Prevenzione. In tale sede vengono infatti affrontate e coordinate questioni connesse a: progettazione/revisione dell’offerta formativa; logistica e tecnologie con riferimento alle aule e ai laboratori didattici; innovazione delle metodologie didattiche; iniziative per l’orientamento, il tutorato, l’internazionalizzazione etc.

Ai fini della dell’Assicurazione di Qualità che implicano monitoraggio ed analisi dei risultati ed identificazione di azioni e nuovi target che riguardano i diversi ambiti che caratterizzano il Dipartimento e che si riflettono nella definizione del Piano dipartimentale ed il Monitoraggio del Piano dipartimentale, il Direttore si avvale:

- della Commissione Dipartimentale per la Ricerca e Terza Missione che, per gli aspetti connessi alla produzione scientifica, si interfaccia con la Commissione dipartimentale per la VQR;

- di un Gruppo di lavoro per l’Assicurazione della Qualità della Didattica, cui fanno parte tutti i Coordinatori dei Corsi di Laurea incardinati al Dipartimento, indipendentemente dall’afferenza dipartimentale dei docenti che ricoprono il ruolo di Coordinatore dei medesimi Corsi di Laurea.

 

OFFERTA FORMATIVA

Con riferimento ai Corsi di Laurea, l’offerta formativa che caratterizza il Dipartimento comprende quattro Corsi ad accesso programmato con numero definito a livello locale, come riportato in dettaglio di seguito.

-Corso di Laurea triennale in Biotecnologie (L-2) – 400 posti per l’offerta AA 2023/24;

-Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia (LM-13) – 100 posti per l’offerta AA 2023/24; con possibilità di accedere a doppio titolo con la Pontificia Universidade Catòlica do Paranà - PUCPR, Brasile;

-Corso di Laurea magistrale in Biologia molecolare, genomica e biodiversità (LM-6) – 80 posti per l’offerta AA 2023/24;

-Corso di Laurea magistrale in Biotecnologie industriali dei biofarmaci, cosmetici e nutraceutici (LM-8) – 65 posti per l’offerta AA 2023/24.

 

L’offerta formativa del Dipartimento si completa con le seguenti opportunità didattiche-formative post-laurea:

-Corso di Dottorato di Ricerca in Scienze della Vita e Biotecnologie (istituito dal 38° Ciclo, a.a. 2022/23);

-Corso di Dottorato di Ricerca in Biologia evoluzionistica ed Ecologia, in convenzione con le Università di Firenze e Parma, attivato per l’ultima volta nel 39° ciclo AA 2023/24;

-Master e Corsi che si inseriscono nel progetto “Ferrara Campus della Bellezza”, in cui il Dipartimento si configura come polo di eccellenza di formazione cosmetica italiana, ed in particolare:

- COSMAST: Master biennale di II livello in Scienza e Tecnologia Cosmetiche, attivato per la prima volta nell'anno accademico 2002-2003, e figlio della Scuola di Specializzazione in Scienza e Tecnologia Cosmetiche (1980), prima esperienza nazionale e tra le più quotate nel settore in Europa.

                        - SPC: Corso di perfezionamento annuale in Scienze dei Prodotti Cosmetici.

                        - Corso di formazione in Cosmetista

Sono inoltre in essere accordi bilaterali gestiti con il supporto dell’Ufficio Internazionalizzazione dell’Ateneo, per favorire l’internazionalizzazione dei percorsi formativi, promuovendo la mobilità di studenti, dottorandi, e docenti.

 

 

RICERCA E TERZA MISSIONE

Linee di ricerca, produzione scientifica e finanziamenti.

Il Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie è articolato in 5 Sezioni, le cui principali linee di ricerca possono essere così descritte:

BIOLOGIA ED EVOLUZIONE. Studio della biodiversità genetica e genomica in specie animali e vegetali. Analisi di genomi moderni/antichi per ricostruire la storia delle popolazioni umane. Analisi bioinformatiche in studi evolutivi, basi genetiche/genomiche delle patologie multifattoriali nell'uomo. Genomica di vertebrati marini in risposta a cambiamenti ambientali. Studio dell’orologio circadiano in pesci e mammiferi a livello molecolare, cellulare e comportamentale. Studio della cognizione e del comportamento nei pesci: analisi intra- e inter-specie. Studi sull’ecologia comportamentale di mammiferi in natura, indirizzati alla conservazione degli ecosistemi e alla riduzione dei conflitti con attività antropiche. Effetti di inquinanti ambientali (interferenti endocrini, micro e nanoplastiche) su comportamento e fisiologia dei teleostei. Studio della risposta immunitaria dei pesci contro i parassiti.

BIOCHIMICA E BIOLOGIA MOLECOLARE. Meccanismi alla base di patologie genetiche nell’uomo (es. emofilia, fibrosi cistica, talassemia) e sviluppo di terapie innovative basate sull’utilizzo di proteine ingegnerizzate oppure acidi nucleici (PNA, antisenso, RNA therapeutics, terapia genica, gene editing) attraverso approcci in vitro, ex vivo ed in vivo con modelli animali.

FARMACO E PRODOTTI DELLA SALUTE. Progettazione e sintesi tramite “chimica verde” o biotecnologie applicate ai processi di fermentazione di biomolecole ad uso farmaceutico, cosmetico e nutraceutico e di nuovi ingredienti per Sustained Drug Delivery Systems derivati da biopolimeri naturali. Estrazione, caratterizzazione ed applicazione farmaceutica, cosmeceutica e nutraceutica di prodotti vegetali. Ricerca e sviluppo di molecole innovative multi-target, dotate di capacità UV-filtranti ad ampio spettro e, al contempo, con potenzialità antiossidanti associate ad attività antiprofilerativa e/o antiinfiammatoria. Biotecnologie applicate ai processi di bioremediation ambientale e di up-cycling di materie prime da sottoprodotti agro-alimentari. Formulazioni innovative e delivery di farmaci sintetici e biologici. Studi preclinici (in vitro e in vivo) per l’identificazione e sviluppo di terapie innovative per patologie neurodegenerative e disturbi psichiatrici.

BOTANICA APPLICATA. Studio delle fonti botaniche di sostanze biologicamente attive di interesse farmaceutico, cosmetico e salutare, con riferimento ai seguenti ambiti: caratterizzazione morfologica e diagnostica delle droghe e dei loro derivati. Caratterizzazione biologica (bioattività) e fitochimica (estrazione e quali-quantificazione dei fitocomplessi e dei composti attivi). Etnofarmaco-botanica e piante tossiche. Prodotti biologicamente attivi ottenibili da fonti rinnovabili attraverso strategie estrattive e biotecnologiche ispirate alla sostenibilità e circolarità dei processi. Studio del metabolismo degli amminoacidi nelle piante e del suo coinvolgimento nella risposta alla siccità e all'attacco patogeno. Strategie innovative per il controllo di fitopatogeni con sostanze naturali e tecnologie a RNA.

PATOLOGIA APPLICATA. Studio dei meccanismi patogenetici alla base di disordini neuromuscolari legati a mutazioni geniche del recettore della rianodina. Identificazione dei fattori che modificano la sintomatologia clinica delle rianodinopatie. Sviluppo di farmaci per il trattamento dei disordini neuromuscolari legati a mutazioni del recettore della rianodina. Studio dei recettori purinergici P2 e dei sottotipi recettoriali espressi dalle cellule immunitarie: caratterizzazione farmacologica e valutazione delle risposte a nucleotidi extracellulari, per comprenderne il ruolo nell’infiammazione.

 

Molti progetti di ricerca (traslazionale e clinica) sono supportati da finanziamenti ottenuti grazie al valore scientifico dei docenti. Con riferimento all’ultimo decennio, l’ammontare complessivo dei finanziamenti ottenuti attraverso bandi competitivi è stato approssimativamente di € 12.000.000, di cui € 5.600.000 da bandi internazionali. Tra i finanziamenti più significativi ottenuti dai membri afferenti al Dipartimento si riportano:

MIUR-PRIN (2017-2022); AIFA (2016); Ministero della Salute: (2017, 2018); MIUR Antartide: 1 progetto (2013), 2 progetti (2017), 1 progetto (2021); Programma bilaterale MIUR-DAAD Joint Mobility Program: (2018); Ministero della ricerca spagnolo: 2 progetti (2018; 2022);

EU grants-FP7: THALAMOSS (2012-16); EU grants-Horizon 2020: ULTRAPLACAD (2015-19); ENDOSCAPE (2019-23); EASYTRAIN (2021-25); SBD4Nano (2020-24); BIONANOPOLYS (2021-25); EU MSCA Fellowship: "NeoGen Heritage" (2015-17); TutleHyb (2020-22); Wellcome-Trust: SIRTHALACLIN (2017); Telethon: 4 progetti: (2014-17; 2017-19; 2022-23); Wellcome Trust (2019)

Alzheimer Drug Discovery Foundation (2016); Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica: 3 progetti (2012; 2019; 2022); Bandi competitivi da Bayer: 3 progetti (2017; 2018; 2020); Pfizer

Europe: 3 progetti (2014; 2015; 2016); NovoNordisk: 3 progetti (2014; 2022, 2022); Grifols (2018).

Con riferimento alla partecipazione a bandi competitivi particolarmente complessi e di rilevanza strategica per l’Ateneo, si segnala il coinvolgimento di gruppi di ricerca del Dipartimento nel seguente progetto finanziato nell’ambito del PNRR:

- “Partenariati estesi - Neuroscienze e neurofarmacologia” per il quale docenti del Dipartimento risultano collaboratori del progetto “MNESYS: A multiscale integrated approach to the study of the nervous system in health and disease” per aspetti connessi a ricerche con modelli preclinici di malattie neurodegenerative e psichiatriche.

 

La qualità della ricerca è testimoniata da pubblicazioni, anche su riviste interdisciplinari ad alto fattore di impatto. Tralasciando il dettaglio, reperibile nelle banche dati, nell’ultimo decennio i ricercatori del Dipartimento hanno pubblicato, su riviste internazionali con IF, ~1500 articoli (WOS; IF complessivo: ~6; citazioni: ~37.000), ed il risultato della VQR2015-19 (ISPD) ha collocato il Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie tra i 350 Dipartimenti italiani candidati per i Dipartimenti di Eccellenza.

 

Centri di ricerca e infrastrutture per la ricerca. Il Dipartimento coordina diversi Centri di ricerca (molti dei quali hanno un coinvolgimento interdipartimentale), istituiti per la valorizzazione della ricerca traslazionale in ambiti specifici. Afferiscono al Dipartimento il Centro di Biotecnologie, il Centro per lo studio della Fibrosi Cistica, il Centro per lo studio della talassemia, e il Centro di Cosmetologia. Docenti del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie sono, inoltre, attivamente coinvolti nelle attività dei Laboratori di Ricerca Industriale del Tecnopolo di Ferrara, accreditati alla Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna, ed in particolare, il Laboratorio per le Tecnologie delle Terapie Avanzate (LTTA, si occupa di Medicina Traslazionale e Biotecnologie e al Laboratorio) e Terra&AcquaTech (che opera in ambito ambientale, agroalimentare e della green economy).

 

Docenti del Dipartimento sono attivamente impegnati nella gestione (amministrativa e funzionale) di “animal core facilities” incluso il LARP (Rodent Core Facility), Laboratorio centralizzato per la Ricerca Preclinica (LARP) è una moderna infrastruttura conforme con la direttiva europea (2010/63/UE) sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. A gestione diretta del Dipartimento, è disponibile i) una Zebrafish Core facility conforme con la direttiva europea (2010/63/UE) per allevamento/sperimentazione su pesci teleostei con sistemi di videoregistrazione e videotracking per studi comportamentali; ii) uno stabulario conforme con la direttiva europea (2010/63/UE) per studi preclinici in modelli murini.  A completamento, una “Bioreactor Core Facility” per processi fermentativi tramite microrganismi dedicati ai settori nutraceutico, cosmetico e farmaceutico, ed una “Biocomputing Core facility” con un sistema di High Performance Computing (HPC) per analisi bioinformatiche.

Complessivamente il Dipartimento può contare su un complesso di moderne metodologie e strumentazioni funzionali per lo svolgimento di ricerche in collaborazione con enti di ricerca o industriali, fondamentali per ricerche anche in ambito preclinico.

A questo proposito, grazie ad un finanziamento messo a disposizione da UniFE di circa 160.000 euro è stato pianificato l’acquisto di una serie di strumentazioni che saranno a regime entro il 2024 e che garantiranno un ulteriore potenziamento dei laboratori di ricerca.

A favorirne la fruizione nella pagina “Ricerca” del sito dipartimentale è pubblicata la lista delle strumentazioni e piattaforme disponibili, e relative potenzialità. Analoga attività è stata svolta dai dipartimenti di area Bio-Chim-Med di Unife per stimolare progetti trasversali.

 

Terza missione. Il Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie è conscio dell'importanza per le università di interagire con la società, l'industria e il settore pubblico al fine di trasferire conoscenze, promuovere l'innovazione, contribuire allo sviluppo locale e regionale, e fornire servizi alla comunità.

 

Trasferimento tecnologico - Diversi componenti del dipartimento svolgono attività a stretto contatto con l'industria nei settori Biotecnologico, Farmaceutico, Alimentare e Cosmetico per condurre ricerche congiunte, sviluppare nuovi prodotti o servizi, e fornire consulenza e supporto tecnico attraverso contratti per affidamento di ricerca. Relativamente alle attività conto terzi, nel decennio le entrate sono state di circa €1.500.000.

Negli anni questa attenzione al promuovere l'innovazione e l'imprenditorialità basate sulla conoscenza ha portato a:

- numerosi brevetti internazionali (con riferimento all’ultimo decennio: USP7396851, EP1545506, EP1521578, USP7572827, USP7659258, JP5401307B2, EP2016407B1, US9528981, USP9371295, USP9283206, EP2720694A1, USP9321730, EP2188259B1, EP2329836-A1, IT1385185-B, EP2528581-A2, IT1400234-B, EP2800741B1, US9074207, USP7262175, USP7541380, EP1952812A1, USP7087586, PCT/EP2018/069158); WO2020/065690A1

- creazione di quattro spin-off e ad oggi tre sono attive (Ambrosialab s.r.l., Alga&Zyme Factory s.r.l., Gate s.r.l.)

Infine, un Docente del Dipartimento è membro del Consiglio Direttivo del Cluster Health – Industrie della Salute e del Benessere – Regione Emilia Romagna.

 

Accordi e convenzioni - L’attività di promozione operata dai ricercatori del Dipartimento in ambito ricerca, didattica e trasferimento tecnologico a favore degli attori economici, sociali e culturali, pubblici e privati, del proprio contesto di riferimento, ha permesso la sottoscrizione di accordi/convenzioni tutt’ora attivi. Ne sono chiari esempi:

-Gli accordi in essere con l'ente Parco Nazionale Gran Paradiso (accordo attuativo di collaborazione scientifica e convenzione per la realizzazione di un dottorato di ricerca) e la collaborazione con ISPRA forniscono ai docenti afferenti a SVEB l'opportunità di realizzare studi per la conservazione della biodiversità in un contesto ambientale di notevole interesse a livello nazionale (nel primo parco nazionale in Italia) e internazionale (prima parco italiano incluso nella Green List IUNC), in collaborazione con i ricercatori dell'istituto nazionale individuato dal Ministero dell'Ambiente per la protezione dell'ambiente. Tali accordi permettono un continuo scambio di competenze con il personale afferente agli enti, ivi inclusi il coinvolgimento dei docenti di SVEB per la formazione continua del personale del Parco.

-La collaborazione scientifica in essere con la Stazione Zoologica di Napoli (SZN) è frutto della Fellow presso la SZN  di un membro del dipartimento e permette l'utilizzo delle strutture, infrastrutture e dei servizi nei progetti di collaborazione con la SZN. L'ambito di interesse è quello di studiare l'evoluzione di determinati processi biologici (fotorecezione , ritmicità circadiane) in ambienti marini estremi quali il deep-sea o le latitudini polari in vertebrati (condroitti e teleostei) e invertebrati (molluschi e crostacei).

-La convenzione con l’Istituto per la Sintesi Organica e Fotoreattività del CNR (ISOF-CNR) di Bologna che consente mobilità verso l’Università del personale di ricerca del CNR e di ricercatori e professori universitari di ruolo presso gli Istituti del CNR, il gratuito uso scambievole delle rispettive risorse strumentali di ricerca, sperimentazione e misura, anche con il supporto del personale tecnico alle stesse addetto e pure per programmi di ricerca e di formazione disgiuntamente condotti. L’ambito attuale di interesse riguarda i biopolimeri (acido ialuronico, acido polilattico, oligo peptidi ed oligo nucleotidi, PBSA, PHB, …..) per applicazioni in campo salutistico e in un’ottica di sostenibilità ambientale.

-La Convenzione quadro siglata con il consorzio INSTM e Eni attualmente in corso con Versalis per la caratterizzazione di biosurfattanti.

-L’accordo quadro con Ambrosialab con rapporto di collaborazione a carattere continuativo che copra uno spettro temporale pluriennale, nel quale attività di ricerca e sviluppo, di studio e formazione di reciproco interesse possano integrarsi e coordinarsi reciprocamente. Primario e non esclusivo riferimento alle seguenti tematiche:

  1. a) Biotecnologie applicate all’ambito farmaceutico, cosmetico e alimentare,
  2. b) Chimica Cosmetica e Cosmeceutica,
  3. c) Alimenti funzionali, a fini medici speciali ed integratori alimentari,
  4. d) Valutazioni di efficacia e sicurezza di prodotti cosmetici mediante metodologie in vitro e strumentali finalizzato a realizzare e/o formalizzare sinergie di collaborazione tra le parti firmatarie, principalmente in merito allo svolgimento delle iniziative di ricerca o all’attuazione dei progetti che, le amministrazioni firmatarie intenderanno avviare su temi di interesse comune:
  5. e) attività di studio e ricerca sui temi inerenti la valorizzazione di scarti e sottoprodotti della industria alimentare, cosmetica e nutraceutica; sicurezza per l’uomo ed ambiente di nanomateriali; approcci circolari alla gestione delle risorse ambientali nell’ottenimento di materie prime innovative per la cosmesi, nutrizione e farmaceutica.

-L’accordo quadro con IZSLER (E.Romagna-Lombardia) per l’esecuzione della ricerca “Studio sull'accumulo del titanio biossido (TIO2) nella catena alimentare marina, dagli invertebrati ai top predators. Contributo alla valutazione del rischio per il consumatore e l'ambiente marino”

-L’accordo scientifico in essere con l’Icahn School of Medicine, Mount Sinai, New York (NY, USA)

permette la sinergia di competenze e lo scambio di materiale di ricerca per la valutazione degli

effetti dei derivati della Cannabis sul neurosviluppo e sui meccanismi di regolazione epigenetica in

fasi precoci di vita. In tale accordo sono coinvolti due docenti del Dipartimento.

Formazione continua e public engagement - Il Dipartimento è attivo con iniziative di public engagement con valore educativo e/o divulgativo, così come monitorato e commentato nei Piani dipartimentali 2023-25 quali seminari e conferenze, attività che si sta strutturando anche grazie a bandi dedicati di UniFE. Il Dipartimento partecipa attivamente alla vita sociale e civica della comunità di Ferrara, partecipando ad eventi culturali e contribuendo al dibattito pubblico su questioni rilevanti e temi di attualità legati alle tematiche della genetica, biologia (umana ed animale), farmaceutica, cosmeceutica, nutraceutica.

Relativamente alla formazione continua docenti partecipano alla erogazione di crediti ECM e svolgono attività tese consentire agli individui di acquisire nuove competenze e aggiornare le proprie conoscenze nel mondo del lavoro.

 

Si riporta una descrizione della Piano di sviluppo del Dipartimento, con indicazione degli obiettivi declinati nelle diverse aree (didattica, ricerca e della terza missione/impatto sociale) e coerente con la pianificazione strategica di Ateneo, il contesto di riferimento, le competenze e risorse disponibili.

 

PIANIFICAZIONE STRATEGICA E OPERATIVA

Il presente Piano Dipartimentale 2024-2026, di cui sono parte integrante gli allegati, definisce i principali obiettivi nei diversi ambiti che caratterizzano il Dipartimento. Come precedentemente citato, il Dipartimento ha una organizzazione gestionale tale per cui le azioni previste per il raggiungimento degli obiettivi sono attuate mediante processi che prevedono una attenta pianificazione e un regolare monitoraggio, abbinato ad analisi dei risultati, al fine di provvedere ad azioni correttive in caso di criticità. Complessivamente il Dipartimento dispone di un sistema di Assicurazione della Qualità che recepisce le indicazioni elaborate dal Presidio della Qualità di Ateneo. Sebbene il processo di pianificazione (abbinato al monitoraggio e riesame interno) si basi su documenti elaborati annualmente, è importante sottolineare che le sedute mensili del Consiglio di Dipartimento rappresentano un contesto collegiale molto importante per dare evidenza delle azioni avviate, fornire un regolare aggiornamento dello stato di avanzamento con riferimento alle questioni di Didattica (pre- e post-laurea), Ricerca e Terza missione che riguardano il Dipartimento in tutte le sue componenti, con eventuale discussione delle novità e/o criticità che progressivamente possono emergere. I Consigli di Dipartimento rappresentano, inoltre, un momento importante per promuovere la collaborazione richiesta ai docenti e al personale tecnico-amministrativo di supporto per la raccolta dei dati funzionali alla verifica degli specifici indicatori di riferimento per i diversi ambiti, secondo gli obiettivi e linee di indirizzo adottate dal Dipartimento.

Sono descritte di seguito le linee di sviluppo relative ai diversi ambiti che, in modo integrato, rappresentano gli obiettivi del Dipartimento volti sia a consolidare risultati indiscutibilmente positivi conseguiti, sia a colmare criticità identificate e/o a sviluppare nuove iniziative. I diversi obiettivi saranno monitorati attraverso set di indicatori qualitativi e quantitativi come riportato negli Allegati.

 

LINEE DI SVILUPPO DELLA DIDATTICA

Per definire gli obiettivi e le azioni dipartimentali da prevedere per il triennio 2024-2026 a favore dei Corsi di Laurea e post-laurea che connotano l’offerta formativa del Dipartimento, si è provveduto ad analizzare i dati relativi al Monitoraggio 2023 (Allegato SVEB Monitoraggio Dipartimentale 2023-sezione Didattica). Per un maggior approfondimento si è inoltre provveduto ad analizzare tutti gli indicatori AVA3 (proposti nel Piano dal PQA) relativi all’attrattività, regolarità degli studi e internazionalizzazione, per ogni singolo Corso di Laurea del Dipartimento. In particolare la valutazione dei dati riportati nel documento in allegato (Allegato SVEB Indicatori Didattica SVEB) ha fatto riferimento alla media nazionale e dell’area geografica, tenendo conto delle differenti peculiarità dei vari Corsi (triennali, magistrali e magistrali a ciclo unico, e connotati da diversa numerosità studentesca).

Le due lauree magistrali di ambito biologia e biotecnologie sono state frutto, dopo interlocuzioni con i membri del Comitato di indirizzo e stakeholders di una estesa revisione approvata dal CUN, inclusa la denominazione. Il marcato aumento del numero di iscritti a queste due LM riviste, registrato sia nel primo che nel secondo anno di attivazione, è indice dell’aumentata attrattività e dell’efficacia della revisione dei percorsi formativi. Anche la Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Farmacia ha subito una importante rivisitazione con cambio di ordinamento, approvato dal CUN che abilita alla professione già con il conferimento del titolo, recependo quanto disposto da D.I. 651/2022 e D.M. 1147/2022. Il nuovo ordinamento è stato attivato a partire dall’a.a. 2023-2024, oltre che per il 1°, anche per il 5° anno di corso per favorire l’eventuale passaggio a questo nuovo percorso abilitante degli studenti già iscritti o che volessero iscriversi a UNIFE da altri atenei anche perché interessati a questa opzione.

Relativamente a questi CdS, ed alla consolidata laurea triennale in Biotecnologie, nei prossimi anni continueranno ad essere attentamente monitorati gli indicatori e le opinioni degli studenti e laureati al fine di superare eventuali criticità (in primis abbandoni al primo anno, ottenimento CFU in carriera, ect). A questo riguardo importanti obiettivi saranno quelli di mantenere l’alta attrattività per gli studenti provenienti da altre regioni (indicatore iC03) così come la percentuale di studenti che proseguono al II anno nello stesso corso di studio avendo acquisito almeno 40 CFU al I anno ( iC16) e la percentuale di laureati che si iscriverebbero di nuovo allo stesso corso di studio (iC18).

Il tutto come parte integrante di un processo che coinvolge la Facoltà di Medicina, Farmacia e Prevenzione, organo in cui le diverse attività connesse allo svolgimento della didattica (progettazione/revisione dell’offerta formativa, aspetti logistici e tecnologici, iniziative per l’orientamento, tutorato, innovazione delle metodologie didattiche, internazionalizzazione, etc.) sono affrontate in modo trasversale e coordinato tra i CdS che afferiscono ai dipartimenti che partecipano alla Facoltà.

Più in dettaglio, le azioni considerate prioritarie e di interesse generale per tutti i CdS sono:

  • saranno riproposte (ed eventualmente rinforzate) le azioni atte a favorire la progressione di carriera degli studenti, con progetti di tutoraggio, monitoraggio dei calendari degli esami e programmazione annuale degli stessi ad inizio A.A nonché dell’organizzazione necessaria per garantire il regolare svolgimento dei tirocini al fine di migliorare gli indicatori di progressione di carriera per i CdS che non hanno contribuito al miglioramento del valore dipartimentale degli indicatori AVA del precedente Piano;
  • per il miglioramento della qualità della didattica, si organizzeranno (in collaborazione con gli altri Dipartimenti della Facoltà) incontri di Formazione Didattica rivolti prioritariamente ai docenti più giovani (nel ruolo di RTD), agli Assegnisti di Ricerca, Dottorandi e Personale Tecnico che contribuiscono con attività di supporto alla didattica e al tutoraggio (vedi indicatore libero);
  • si promuoveranno incontri regolari con i Coordinatori dei Corsi di Laurea del Dipartimento per verificare e condividere alcuni elementi basilari per i requisiti di AQ dei Corsi, ad esempio verificando, ed eventualmente aggiornando, i contenuti dei Syllabi e l’organizzazione delle pagine web dell’Ateneo dedicate ai diversi Corsi di Laurea.
  • iniziative di orientamento in uscita, con particolare attenzione alle esigenze del mercato e/o delle consultazioni con le parti interessate;
  • iniziative per promuovere la mobilità internazionale degli studenti (valutata secondo gli specifici indicatori AVA) aumentando le opportunità per lo svolgimento all’estero di tirocini, rispondendo al gradimento da parte degli studenti per questa specifica tipologia di esperienza didattica all’estero.

 

Relativamente all’ ALTA FORMAZIONE è stato recentemente attivato (38° Ciclo; A.A 2022/23) il DOTTORATO DI RICERCA IN SCIENZE DELLA VITA E BIOTECNOLOGIE, percorso che coinvolge anche ricercatori esterni di grande spessore scientifico presso centri di ricerca internazionali (ICGEB; Trieste Area Science Park) o industrie farmaceutiche d’avanguardia. Per il prossimo futuro le attività saranno concentrate nel consolidare questo percorso stimolando sinergie con le industrie (co-finanziamenti borse) ed internazionalizzazione, in un’ottica anche di attrarre nuovi ricercatori ed aumentare sempre più la qualità del collegio. A questo riguardo importanti obiettivi saranno quelli di mantenere il più possibile alta la proporzione di immatricolati al dottorato di ricerca con titolo di studio estero e il numero di dottorandi in mobilità estera annuale.

Sempre nell’ambito dell’alta formazione grandi sforzi sono stati condotti negli ultimi anni per L’OFFERTA POST-LAUREA nel settore delle scienze cosmetologiche con Master e Corsi che si inseriscono nel progetto “Ferrara Campus della Bellezza”, in cui il Dipartimento si configura come polo di eccellenza di formazione cosmetica italiana. Come indicato nel Piano Dipartimentale 2024-26 si ritiene che l'offerta attuale, anche alla luce delle risorse umane ed infrastrutturali disponibili, sia  al massimo delle sue potenzialità per cui verrà mantenuta con massima attenzione alla qualità del servizio proposto. Di qui l'indicatore proposto  di sostanziale stabilità che mira a avere un numero di iscritti pari al massimo numero programmato.

 

LINEE DI SVILUPPO DELLA RICERCA E DELLA TERZA MISSIONE

Per definire gli obiettivi e le azioni dipartimentali a favore dello sviluppo della Ricerca e Terza missione del Dipartimento per il triennio 2024-2026, si è provveduto ad analizzare approfonditamente dati relativi al Monitoraggio 2023 (Allegato SVEB Monitoraggio 2023-sezioni Ricerca e Terza missione. Da queste analisi, in sintesi emerge:

- una sostanziale stabilità della produttività scientifica valutata qualitativamente in base al Quartile di riferimento delle riviste scientifiche (Q1);

- una buona capacità di reperire fondi per la ricerca, prevalentemente tramite bandi competitivi, con significativo aumento dei fondi a disposizione nel 2023, anche grazie ai Bandi PRIN 2022;

- una buona attività di partecipazione a bandi per reperire finanziamenti.

 

Il Piano di sviluppo della Ricerca e Terza missione considera, in modo assolutamente integrato, i diversi aspetti riportati di seguito.

 

Linee di sviluppo della ricerca. Il Dipartimento metterà in campo tutte le azioni possibili (vedi sotto “criteri per impiego risorse”) per supportare le linee di ricerca correnti o stimolarne l’avvio di nuove che i singoli gruppi di ricerca ritengono strategico perseguire.

Gli esiti della ricerca saranno monitorati in termini di:

-    produzione scientifica, valutando gli indicatori bibliometrici e il quartile di riferimento;

-    progetti sottomessi/vinti in ambito nazionale ed internazionale, contando sulla sinergia che potrà derivare dal promuovere le collaborazioni dipartimentali ed interdipartimentali;

-    proventi da ricerche commissionate e da finanziamenti competitivi;

-    stipula di accordi di collaborazione con gli attori economici, sociali e culturali, pubblici e privati, del proprio contesto di riferimento funzionale per la realizzazione delle politiche di formazione, ricerca, innovazione e sviluppo sociale.

 

A questo riguardo alla voce “Ricerca” nella Pianificazione 2024-26 importanti obiettivi saranno quelli di aumentare la capacità di reperire finanziamenti misurata anche come numero di progetti nazionali finanziati nell'anno in relazione al personale strutturato. Questi fondi saranno anche funzionali a migliore la capacità di mantenere elevato rapporto tra numero di borse di dottorato bandite su fondi esterni o dipartimentali e numero di borse bandite. Obiettivo sinergico sarà quello di promuovere le ricerche dipartimentali al fine di aumentare le entrate da ricerca commissionata che potrebbero essere favorite dal potenziamento delle strumentazioni che sarà conseguito nell’arco del 2024 e le cui ricadute saranno negli anni successivi.

 

Produzione scientifica. Con riferimento al monitoraggio della produzione scientifica dei docenti del Dipartimento, si fa presente che:

1) seppur non considerato un indicatore oggetto di attenzione nel piano di sviluppo, il Dipartimento ha accesso alle informazioni relative alla produzione scientifica dei Docenti anche con riferimento alle mediane ASN del rispettivo settore scientifico disciplinare (SSD). Si tratta di informazioni annualmente censite dal Coordinatore del Dottorato di Ricerca e dai Direttori delle Scuole di Specializzazione (anche con il supporto dell’Ufficio Bibliometrico di Ateneo) ai fini della verifica dei requisiti per l’accreditamento del Dottorato di Ricerca. Inoltre, la mappatura dei docenti, con particolare attenzione ai Ricercatori a tempo determinato, che hanno acquisito la ASN per il loro SSD di appartenenza (o altri SSD) è monitorata direttamente dal Direttore (anche con il supporto della Ripartizione Personale) in quanto si tratta di un parametro importante per la pianificazione dei reclutamenti.

2) non è possibile prevedere l’effettivo peso delle pubblicazioni ai fini della prossima VQR 2020-24; essendo la VQR una valutazione di sistema e non individuale, mediante il supporto del Delegato del Rettore per la VQR e il Consiglio della Ricerca e Terza Missione si provvederà ad applicare la “simulazione” mediante i software che verranno messi a disposizione, pur nella consapevolezza dei limiti di tale approccio (come verificato nell’ultima tornata di valutazione). L’attenzione e il supporto del Dipartimento ai docenti sarà massima indipendentemente dalla loro area CUN di appartenenza e dall’esito della recente VQR, dal momento che per tutti entreranno in gioco nuovi prodotti.

A questo riguardo alla voce “Ricerca” nella Pianificazione 2024-26 importanti obiettivi saranno quelli di migliorare la qualità dei prodotti della ricerca attraverso l’aumento della media delle pubblicazioni in Q1 per singolo ricercatore strutturato e di azzerare il numero di docenti inattivi (database IRIS) nel precedente biennio solare.

 

Attività di Terza missione. Le azioni che saranno messe in campo sono volte a consolidare le attività Dipartimentali per la Terza missione, declinata nei diversi ambiti, coinvolgendo stakeholders per favorire la traslabilità delle ricerche. Inoltre il Dipartimento, anche attraverso il bando di Ateneo,  promuoverà il trasferimento delle conoscenze acquisite al tessuto sociale del territorio programmando attività di public engagement indirizzate alla comunità e al cittadino, mediante eventi divulgativi e di sensibilizzazione (con anche il coinvolgimento di associazioni di pazienti), campagne informative in merito alle tematiche e ai risultati delle progettualità dipartimentali che saranno puntualmente monitorate con il nuovo sistema 3Monitor di Ateneo.

A questo riguardo alla voce “Terza Missione” nella Pianificazione 2024-26 importante obiettivo sarà quello di mantenere elevato e meglio monitorato il numero di attività di Public Engagement  condotte nell’anno.

 

Sicurezza e amministrazione. Sono parte fondamentale del Piano Dipartimentale per la Ricerca e Terza missione le azioni volte ad affrontare aspetti connessi a:

- sicurezza dei laboratori, prevedendo attività di monitoraggio e miglioramento in raccordo con l’Area tecnica di Ateneo, che certamente rappresenta un aspetto oggetto di grande attenzione e impatto per le attività sperimentali svolte presso il Dipartimento;

- gestione amministrativa. Per le missioni è stata stimata una soglia del 95% nella attuale impossibilita di estendere l'utilizzo dell'applicativo missioni WEB a soggetti non tracciabili dal software. Relativamente agli ordini digitali è stata attivata la procedura per acquisti U-BUY per cui è da attendersi un significativo aumento fin dall'anno in corso, e di questo si è tenuto conto in fase di programmazione 2024-26.

- potenziare i servizi della Metastruttura dedicati alla presentazione, gestione e rendicontazione dei progetti di ricerca con l’auspicio di migliorare anche la capacità di reperire finanziamenti applicando a bandi competitivi.

 

 

CRITERI PER L’IMPIEGO DELLE RISORSE ECONOMICHE

Nella presente sezione si fornisce un quadro sintetico delle modalità operative e dei criteri adottati per la gestione delle risorse economiche a disposizione del Dipartimento per supportare le attività di Didattica e di Ricerca/Terza missione.

 

A seguito dell’approvazione del bilancio di previsione annuale (con eventuali integrazioni a seguito del bilancio consuntivo), il Dipartimento annualmente può contare sulle seguenti risorse di Ateneo:

-     dotazione dipartimentale per il funzionamento ordinario

-     importo dedicato per gli Assegni di ricerca (attivazione o rinnovo)

-     Fondo per l’Incentivazione alla Ricerca Dipartimentale (FIRD)

-     contributo dipartimentale “5X1000” per premiare progettualità dei giovani

-     dotazione per le attività didattiche della Facoltà di Medicina, Farmacia e Prevenzione.

I criteri fondamentali adottati dal Dipartimento per l’impiego di tali risorse sono volti a:

1)  promuovere la partecipazione di tutti i docenti alle attività di ricerca, mettendo in atto gli interventi di seguito illustrati, pensati per dare operatività anche a coloro che hanno delle difficoltà momentanee, principalmente legate al reperimento di fondi;

2)  consentire una adeguata dotazione per i laboratori didattici, con riferimento alle specifiche necessità connesse alle diverse discipline, sia in termini di materiale di consumo sia in termini di strumentazioni.

Per il raggiungimento degli obiettivi sopra menzionati il Dipartimento ha adottato una politica che evita la suddivisione preventiva dei finanziamenti sulla base di criteri matematici/algoritmi, ma è volta a considerare le costanti evoluzioni dei fabbisogni (per ricerca e didattica) con un monitoraggio annuale. Infatti, grazie alle diverse tipologie di finanziamenti a disposizione, è possibile dimostrare attenzione a tutti i docenti, applicando interventi di supporto alla ricerca e incentivi per i più giovani con una visione integrata e volta a promuovere sinergie.

E’ importante evidenziare che i provvedimenti e i relativi criteri adottati dal Dipartimento sono regolarmente illustrati e discussi collegialmente in occasione delle sedute del Consiglio di Dipartimento e riguardano:

  • Il fondo di dotazione del Dipartimento viene destinato prioritariamente alla copertura delle seguenti spese per: i) manutenzione di strumentazioni di laboratorio di uso comune, ii) interventi per la riqualificazione dei laboratori mediante lo smaltimento di arredi e delle strumentazioni non più funzionanti, iii) la gestione quotidiana e di routine per acquisto dei gas tecnici, smaltimento di rifiuti chimici e biologici, iv) investimenti a favore della sicurezza dei laboratori, ad esempio per l’acquisto di armadi per lo stoccaggio di prodotti chimici/infiammabili e per la bonifica di laboratori inquinati.
  • Per rispondere alle necessità in ambito didattico, il Dipartimento si avvale del coordinamento da parte della Facoltà. Il Consiglio di Facoltà si è dotato di una procedura che annualmente prevede: la ricognizione da parte dei singoli Dipartimenti delle necessità per lo svolgimento delle attività formative connesse ai Corsi di Studio e/o alle Scuole di Specializzazione; le proposte vengono portate all’attenzione del Consiglio di Facoltà che identifica le necessità prioritarie, promuovendo le iniziative trasversali e le eventuali sinergie di acquisto. Sulla base di queste valutazioni, si calcolano gli importi che saranno gestiti direttamente dal Dipartimento per gli acquisti approvati.
  • Per l’impiego dei fondi destinati ad Assegnisti di Ricerca si applicano criteri di rotazione fra i vari docenti/aree che manifestano interesse sulla base della ricognizione di richieste che viene effettuata annualmente e in considerazione dell’importo assegnato al Dipartimento, nonché della capacità dei docenti di cofinanziare.
  • Il Fondo per l’Incentivazione alla Ricerca Dipartimentale (FIRD) consente al Dipartimento di emanare annualmente dei bandi, rivolti a colleghi scientificamente attivi che in quel momento hanno difficoltà nel reperimento di finanziamenti, e che presentano progetti di ricerca (oggetto di valutazione da parte della Commissione dipartimentale); al FIRD, a partire dal 2024, si aggiungerà anche il Fondo “5X1000” per il quale si prevede un bando Dipartimentale volto a premiare/sostenere la ricerca interdisciplinare di giovani, inclusi i Dottorandi, Assegnisti di Ricerca e Specializzandi.

A tali assegnazioni, le cui modalità di gestione sono state consolidate nello scorso triennio, si aggiunge un ulteriore fondo (che rappresenta un intervento straordinario) dedicato ai Dipartimenti e approvata dagli Organi accademici negli ultimi mesi del 2023, finalizzato a ripristinare/integrare le strumentazioni e tecnologie in dotazione ai singoli Dipartimenti per lo svolgimento delle loro attività di ricerca e terza missione/impatto sociale prevedendo. Anche per questa iniziativa, le modalità di utilizzo del finanziamento sono state condivise in Consiglio di Dipartimento, definendo criteri volti a promuovere acquisti per strumentazioni di utilizzo condiviso tra più gruppi di ricerca, in linea con le attività già avviate in tal senso dal Dipartimento con il supporto di un gruppo di lavoro attivato per monitorare le strumentazioni e tecnologie in essere e/o da acquistare per le diverse attività di ricerca e terza missione.

E’ parte integrante della politica adottata dal Dipartimento, come buona prassi, l’attività di segnalazione di bandi competitivi (dedicati a progettualità di ricerca e Terza missione) emanati dall’Ateneo e da altri enti pubblici o privati, al fine di promuovere la partecipazione mediante l’illustrazione delle procedure in occasione delle sedute del Consiglio di Dipartimento e promuovendo la costituzioni di gruppi di ricerca con gli idonei requisiti (ad esempio, per bandi riservati a giovani ricercatori).

 

CRITERI PER L’IMPIEGO DELLE RISORSE DI PERSONALE

Il Dipartimento dispone di risorse di personale docente in diversi ruoli - professori di prima e seconda fascia, e ricercatori, a tempo indeterminato o determinato - e di diversi settori scientifici disciplinati delle aree CUN 03, 05 e 06. Il personale del Dipartimento è variamente impegnato in attività didattica, di ricerca e di terza missione, anche su progettualità interdipartimentali. A queste attività contribuisce anche il personale tecnico che fornisce supporto ai docenti e svolge mansioni trasversali funzionali anche a garantire la sicurezza nelle strutture dipartimentali.

Numerosi sono inoltre i docenti dedicati anche ad attività istituzioni e gestionali, ricoprendo ruoli diversi quali, in primis, Coordinatore di Corsi di studio e Commissioni didattiche (CPDS, Gruppi di Riesame), Coordinatore di Dottorato, membri del Consiglio Ricerca e Terza Missione, membri degli Organi di Ateneo. L’impegno di questi docenti in attività istituzionali è di particolare supporto al Direttore e alle Commissioni Dipartimentali per la definizione e attuazione delle strategie Dipartimentali. La pianificazione strategica delle attività del Dipartimento è commisurata alla dotazione di personale presente o acquisibile nell’ambito della programmazione triennale di reclutamento proposta dal Dipartimento.

Nello specifico, per quanto riguarda il personale docente, il Dipartimento provvede a formulare un piano triennale di reclutamento per professori e ricercatori coerentemente con i criteri adottati dagli Organi di Ateneo (Senato e Consiglio di Amministrazione). In sintesi, la proposta di reclutamento/programmazione triennale, deliberata dal Consiglio di Dipartimento, viene predisposta considerando il fabbisogno in relazione alle attività di didattica e ricerca del Dipartimento, con particolare attenzione alle progettualità con ricaduta interdipartimentale, tenendo in considerazione prioritariamente le seguenti esigenze: i) sostituire i docenti cessati o che cesseranno nel triennio per limiti di età; ii) garantire la sostenibilità dei corsi di studio (con particolare attenzione ai Corsi ad alta numerosità); iii) offrire un’opportunità di carriera a giovani ricercatori. Pertanto, la programmazione Dipartimentale prevede procedure competitive che possono rappresentare opportunità di progressione di carriera per i docenti del Dipartimento e identifica aree/settori che necessitano di essere sviluppate mediante il reclutamento di nuove figure. Si tratta di un processo costantemente monitorato, ed eventualmente oggetto di integrazioni, per rispondere ad eventi inattesi che possono riguardare sia cessazioni anticipate, sia finanziamenti esterni per il reclutamento di personale su specifiche progettualità di ricerca. L’avvio delle procedure di reclutamento (nell’ambito dei ruoli e SSD indicati nella programmazione triennale del Dipartimento) è deliberato dagli Organi di Ateneo che indica le priorità sulla base di analisi integrate e interdipartimentali e/o di opportunità inattese (esempio Piani Straordinari, chiamate dirette, scambi di docenti tra Atenei, etc.). In tal modo viene garantito il rispetto dei parametri di reclutamento connessi ai vincoli di legge, alle risorse stabilite nel “Piano triennale per la programmazione del reclutamento del personale docente” di Ateneo e nel Bilancio preventivo.

Per quanto riguarda il personale tecnico, il Direttore di Dipartimento presenta proposte di reclutamento al Direttore Generale in coerenza con le necessità/progettualità al fine di provvedere all'avvio delle procedure di reclutamento, sempre compatibilmente con il contesto di Ateneo e di Bilancio.

La formazione/aggiornamento del personale è prioritariamente organizzata dall’Ateneo mediante iniziative a favore della didattica (per promuovere metodologie didattiche innovative) e definendo corsi di formazione su ambiti trasversali a favore del personale tecnico-amministrativo. Il Dipartimento contribuisce promuovendo seminari/incontri/eventi (organizzati anche a livello di Facoltà) a cui sono invitati tutti gli afferenti (docenti, tecnici, dottorandi e assegnisti/borsisti) che possono riguardare ricerche scientifiche su discipline del Dipartimento, tecnologie innovative e didattica.